“Un ingegnere deve andare nel profondo e nel passato”
Leggi tuttoLe Università di Pisa, Firenze e Siena hanno avviato il corso di dottorato “Smart Industry” dedicato specificamente ai concetti e ai principi su cui è costruita l’idea di Industria 4.0. Gli allievi già ammessi sono dodici, che affronteranno anche un percorso di ricerca all’interno delle aziende.
Il percorso triennale ha “lo scopo di formare figure professionali che possano guidare l’innovazione tecnologica nei processi industriali, sfruttando al meglio le enormi potenzialità di Industria 4.0”. Si tratteranno quindi tematiche inerenti alle soluzioni tecnologiche più moderne: machine learning, big data e così via. Probabilmente ci sarà un po’ di spazio anche per blockchain, e altro sarà dedicato alla gestione d’impresa.
“Vogliamo trasmettere agli studenti le conoscenze necessarie per risolvere problemi complessi usando tecnologie innovative e un approccio creativo e multi-disciplinare”, spiega il professore Andrea Caiti (Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione di Pisa, coordinatore del dottorato).
Il passaggio presso le aziende pare essere più di una formalità, e viene descritto come determinante nella formazione degli studenti. Il “confronto continuo con il mondo industriale”, infatti, serve a “mantenere un allineamento tra l’offerta formativa e di ricerca e l’esigenza del sistema produttivo territoriale. È quindi necessario che gli studenti che fanno ricerca su un campo specifico della nuova industria, processi, organizzazione aziendale, filiere, possano sperimentare direttamente sul campo le soluzioni metodologiche e tecnologiche che propongono”.
Nelle intenzioni delle facoltà questo nuovo dottorato non è solo una nuova occasione formativa, ma anche – forse soprattutto – introdurre un volano di spinta che possa effettivamente portare l’Industria 4.0 anche in Italia. Secondo Giuseppe Anastasi (direttore del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione), uno degli ostacoli più grossi è proprio “lo scollamento tra ricerca e impresa”.
E dunque, aggiunge Anastasi, “Questo percorso di dottorato si colloca tra le iniziative messe in campo dall’Università per avvicinare la ricerca alle esigenze reali delle industrie. Accanto a questo percorso formativo, infatti, portiamo avanti dallo scorso anno il progetto crosslab, che prevede laboratori integrati e multidisciplinari aperti alle aziende, e che ospiteranno anche il lavoro degli studenti di Smart Industry”.